Il 13 ottobre 2021 è stato approvato in Senato, con larghissima maggioranza, il maxiemendamento del Governo, che sostituisce integralmente il disegno di legge di conversione della Crisi d’impresa. Non dovrebbe rappresentare un ostacolo il passaggio alla Camera, ove  si prevede una rapida approvazione.

Nel provvedimento l’entrata in vigore del Codice della Crisi è previsto per il 16 maggio 2022, mentre le misure di allerta entreranno in vigore il 31 dicembre 2023.

È importante invece l’entrata in vigore, dal prossimo 15 novembre 2021, della Procedura di Composizione Negoziata della Crisi D’Impresa, che sarà accessibile su base volontaria da parte di tutte le imprese iscritte al Registro; quindi escluse le società di fatto.

Finalità della procedura è quella di impedire che le imprese in difficoltà cadano in una situazione di insolvenza. Sarà centrale il ruolo dei professionisti, soprattutto quelli iscritti agli ordini dei commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro, che dovranno affiancare l’imprenditore nelle trattative, individuando possibili soluzioni.

L’elenco degli esperti sarà su base regionale; nell’elenco potranno essere inseriti gli iscritti da almeno 5 anni all’albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e all’Albo degli Avvocati, che potranno documentare di aver maturato precedenti esperienze nel campo della ristrutturazione aziendale e della crisi d’impresa.

Potranno essere inseriti nell’elenco gli iscritti da almeno 5 anni nell’albo dei Consulenti del Lavoro che siano in grado di attestare esperienza specifica nel campo della ristrutturazione dei debiti aziendali e della crisi d’impresa, in almeno tre casi.

Elenco aperto anche a professionisti non iscritti all’albo ma che possano vantare esperienza specifica in accordi di ristrutturazione del debito  ed in percorsi di risanamento aziendale, purché successivamente non sfociati in procedimenti conclusi con sentenza dichiarativa di fallimento o di accertamento dello stato d’insolvenza.